Descrizione
Ubicata in un luogo di particolare richiamo, a 1068 mt di altitudine nel contesto dell’imponente massiccio roccioso calcareo-dolomitico del Crasto, costituisce la principale e più interessante fra le cavità carsiche che si aprono numerose soprattutto nel versante occidentale delle Rocche del Crasto. Con il suo interno, in parte inesplorato, offre un suggestivo spettacolo composto da innunerevoli, grandi stalattiti, stalagmiti, colonne dalle forme più svariate, nonchè concrezioni mammillari formate da spessi strati di calcite che custodiscono una parte interna trasparente. Oltre all’aspetto geo-speleologico riveste grandissima importanza anche la presenza di due specie di troglobie, l’Entotalassinum Nebrodium ed il Beroniscus Marcelli, esemplari di invertebrati miriapodi di alto interesse biologico, costituenti un endenismo tipico ed unico di questa grotta. Dal punto di vista archeologico, la Grotta del Lauro ha fornito non poche testimonianze delle diverse culture e civiltà sopravvissute e succedutesi nel corso dei secoli. Con le sue cavità e ripari densi di resti e tracce del paesaggio dell’evoluzione dell’uomo ha permesso agli studiosi, mediante il rinnovamento di materiali da deposito risalenti al Neolitico ed alla prima età dei metalli, di tracciare un panorama di grandissimo interesse scientifico.
Modalità d'accesso
Non accessibili a persone con limitate capacità motorie.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 25 febbraio 2024, 15:27